Sabato 27 febbraio 2016 il nuovo Cdu torinese celebra il suo primo congresso.
E’ anche il primo appuntamento per la scelta e la definizione della classe dirigente locale che si registra nel neonato partito.
Non a caso interviene all’incontro il Segretario Nazionale Mario Tassone, insieme all’amico di tanti elettori ed amministratori Maurizio Eufemi, di cui resta vivo il ricordo come deputato attivo e presente sul territorio della collina torinese.
Il Congresso rappresenta un passaggio importante e significativo perché la democrazia interna e la selezione della classe dirigente su basi democratiche sono un metodo ed un valore disperso da tempo che il nuovo Cdu intende riproporre con forza per rendere la politica più vicina ai cittadini.
Negli ultimi decenni si è preferito imporre dall’alto capi e capetti.
E così, giorno dopo giorno, la democrazia si è immiserita, svuotata, depauperata.
L’unico criterio accettato è divenuto quello della subalternità e della piaggeria nei confronti del capo di turno, di chi si è intestato il nome di un partito per interesse personale o si è proposto leader di una qualche formazione creata a sua immagine e somiglianza.
